Confronto fra acqua potabile Idrablu ed acque minerali.
E’ opinione comune che la qualità dell’acqua di rubinetto sia inferiore a quella dell’acqua in bottiglia. Si riporta il confronto tra l’acqua Idrablu, i limiti di legge e le acque minerali. Per maggiore omogeneità e facilità di confronto con le etichette della acque minerali in commercio sono stati introdotti i parametri pH e cloruri. I valori relativi all’acqua Idrablu sono sempre ampiamente contenuti nei limiti di legge.
Confronto qualitativo tra l’acqua Idrablu e le acque minerali naturali in commercio
Confronto effettuato con i dati relativi a 28 acque minerali naturali pubblicati dalla rivista Altroconsumo (n. 184 di luglio/agosto 2005).
Il valore pH esprime la misura del grado di acidità di una soluzione acquosa. È una grandezza che stabilisce se una sostanza è acida, neutra o basica, a seconda della concentrazione di ioni idrogeno presenti. È misurata su una scala da 0 a 14, in cui 7 indica che la sostanza è neutra. Valori di pH inferiori a 7 indicano che una sostanza è acida e gradi di pH superiori a 7 indicano che è basica.
La durezza indica la quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua. Viene espressa in gradi francesi (°F), dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio per litro di acqua. La durezza può influenzare il gusto dell’acqua ma non dà problemi di salute. In commercio esistono acque minerali anche più dure dell’acqua Idrablu.
Il residuo fisso si ottiene dopo aver fatto evaporare un litro d’acqua a una temperatura di 180° C. È il contenuto di sali minerali (sodio, potassio, calcio, magnesio, ecc.) disciolti nell’acqua e viene indicato in mg/l. Più è alto il valore del residuo fisso, maggiore è la concentrazione di sali minerali. Sotto i 500 mg/l l’acqua è classificata come oligominerale. L’acqua Idrablu è classificabile come un’acqua oligominerale.
Il sodio indica la quantità di sale comune presente nell’acqua. Anche in questo caso, l’acqua Idrablu è comparabile alle acque in commercio. I valori di sodio contenuti nell’acqua sono in genere irrilevanti.
I fluoruri indicano la quantità di fluoro presente nell’acqua. L’acqua Idrablu è comparabile con le acque minerali in commercio.
I nitrati sono considerati sostanze nocive. Sono quelle sostanze che giungono nelle falde acquifere attraverso i terreni a causa della concimazione (con sostanze chimiche ma anche con fertilizzanti naturali) sistematica e intensiva dei suoli coltivati e dalle attività industriali.
I cloruri sono sali importanti per l’organismo umano, se presenti in concentrazioni eccessive possono modificare il sapore dell’acqua, e se associati a valori di pH acido, favoriscono la corrosione dei metalli nelle reti di acquedotto.
Quanto costa l’acqua
Considerando un consumo medio di 1.000 litri all’anno per una famiglia di tre persone e il prezzo medio di 25 centesimi per litro di alcune acque minerali naturali in commercio, la spesa per l’acqua minerale è di circa 250 euro all’anno. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dall’acquedotto sarebbe invece di poco superiore ad 1 euro all’anno .